Nel design d’interni, nulla è neutro. Ogni elemento ha un ruolo, una voce, un peso. Il tappeto non fa eccezione. Anzi: è spesso ciò che tiene insieme tutto il resto.
Non è un dettaglio da inserire a fine corsa, ma una scelta strutturale che incide sulla percezione, sull’equilibrio e sulla continuità degli ambienti. È materia, colore, comfort. È la linea che definisce un’area funzionale senza alzare muri.
Per questo, scegliere un tappeto significa decidere come lo spazio verrà vissuto, attraversato, letto. Che si tratti di una residenza privata o di un progetto contract di alto profilo, il tappeto è parte integrante della regia progettuale attraverso scelte materiche, lavorazioni e palette cromatiche per costruire soluzioni che non siano mai generiche, ma sempre giuste per quel progetto.
Coerenza stilistica e continuità visiva: leggere lo spazio
Un tappeto entra sempre in un racconto già avviato, fatto di materiali, colori, geometrie, intenzioni progettuali. L’abilità del progettista sta nel decidere se il tappeto deve proseguire questo racconto in maniera fluida, o introdurre una variazione tematica.
In alcuni casi sarà invisibile, tono su tono, quasi mimetico. In altri, sarà volutamente dissonante: una pausa visiva, un momento narrativo a sé.
Con un pavimento in rovere naturale, per esempio, abbinare un tappeto in lana annodata a mano. Con una superficie lucida in marmo o resina, si può lavorare tono su tono con un tappeto a finitura lucida, come un tappeto Riviera in seta di bamboo e disegni a rilievo, o con i motivi eleganti e classici dei tappeti Canova.
O ancora, si può inserire un disegno che spezzi e dia respiro, ad esempio utilizzando forme e design insoliti come quelli della collezione Arazi Color Knots. Dialogare con la palette cromatica esistente, senza necessariamente replicarla.
In un interno dai toni neutri e naturali, per esempio, un tappeto color carbone o ruggine Arazi Monocolor può diventare un punto di attrazione silenziosa.
Materiali e lavorazioni: oltre la superficie
La lana esprime autenticità e resistenza, ideale per ambienti che cercano calore e durata. Le fibre naturali richiamano un’estetica organica, mediterranea, minimale – perfette per progetti che integrano materiali naturali e palette neutre. La seta naturale è rarefatta, luminosa, lussuosa. Viscosa e bamboo silk restituiscono brillantezza e movimento, ideali per tappeti tono su tono che giocano con la luce.
Anche la lavorazione incide sulla resa finale. Un tappeto annodato a mano ha una densità visiva e una storia lunga, spesso legata a tappeti artigianali di design. Un tappeto taftato è invece più rapido da produrre e perfetto per il contract design, soprattutto quando servono tappeti su misura in tempi certi, come le collezioni Arazi.
Saper scegliere significa dosare forma e sostanza in base al progetto, al cliente finale e alla visione complessiva. Una competenza che distingue chi progetta con il tappeto, non solo lo seleziona.
Arazi Home: consulenza progettuale, non vendita al dettaglio
L’inserimento di un tappeto in un progetto d’interni di alto profilo non è mai un’azione isolata, ma un dialogo profondo con lo spazio e la sua identità.
Riconoscere questa complessità è il primo passo. Affidarsi a chi padroneggia questo linguaggio è la chiave per elevare il risultato finale.
Arazi Home offre a progettisti, architetti e interior designer un’expertise che traduce la visione in realtà tessile. Attraverso un percorso consulenziale su misura, analizziamo le esigenze, esploriamo le possibilità materiche e cromatiche e sviluppiamo soluzioni che rispondono con precisione sartoriale agli obiettivi del progetto.
Il nostro showroom a Milano è il cuore pulsante di questo processo: un laboratorio dove toccare con mano i materiali, valutare le palette e trasformare le intuizioni in progetti concreti. Nell’universo del design di lusso, l’intenzionalità è tutto.
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